Dopo gli anni durissimi della pandemia, il mondo si è trovato a dover fare i conti con una nuova prova di sofferenza e lutto: la guerra tra Russia e Ucraina, un conflitto che appare del tutto privo di senso e che porta con sé lo spettro di una guerra globale, un incubo che l’Europa credeva di essersi lasciata ormai alle spalle.
Le ragioni di questa guerra sono difficili da comprendere, come difficile è immaginarne gli sviluppi. Per questo abbiamo organizzato un incontro online, rivolto agli animatori del Gruppo, con un giovane diplomatico italiano che, rispondendo alle nostre domande, ci ha aiutati a capire meglio le radici del conflitto e le implicazioni economiche, politiche, umanitarie dello stesso. Crediamo infatti che l’agire solidale sia più efficace se preceduto dallo studio e dalla conoscenza delle situazioni in cui si vuole intervenire.
Per cercare di fare la nostra parte, limitatamente alle nostre possibilità, abbiamo messo in atto alcune iniziative.
Abbiamo sottoscritto, a nome dell’Associazione, l’appello per la cessazione delle violenze promosso da Peacelink (è possibile firmare individualmente a questo link:
Una raccolta di beni di prima necessità
Abbiamo avviato una raccolta di beni di prima necessità sul nostro territorio, supportando così l’iniziativa della Giorgio Tesi Group: la partecipazione delle nostre comunità è stata straordinaria e in pochi giorni gli animatori del Gruppo hanno ricevuto centinaia di scatole con gli aiuti destinati ai profughi provenienti dall’Ucraina
Una veglia per la Pace
Il 2 marzo, raccogliendo l’appello del Papa alla preghiera e al digiuno, ci siamo riuniti per una veglia di preghiera per la pace, insieme al clan del Gruppo Scout S. Giorgio 1: letture, canti e riflessioni per meditare su ciò che sta accadendo e ribadire, in quanto cristiani, il nostro più totale rifiuto di ogni forma di violenza e oppressione.
Raccolta fondi per Caritas
Abbiamo aderito alla raccolta fondi promossa dalla Caritas italiana, con una donazione di 300 euro.
Di fronte a questa ingiustificabile guerra, di fronte al numero delle vittime civili che continua ad aumentare, di fronte alla crescente tensione internazionale che sembra non voler lasciare spazio alla diplomazia, facciamo nostre le parole di Papa Francesco:
«Chi fa la guerra dimentica l’umanità(…), mette davanti a tutto gli interessi di parte del potere, si affida alla logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio e si distanzia dalla gente comune che vuole la pace. (…) Tacciano le armi, Dio sta con gli operatori di pace. Chi ama la pace, come recita la Costituzione italiana, ripudia la guerra come mezzo di strumento di offesa alla libertà di altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»